Archivio mensile:Aprile 2018

Eleonora d’Aquitania, la donna che volle farsi due volte regina

da

ilnuovomondodigalatea.wordpress.com

 

 

Bella. La si riesce ad immaginare solo così, Eleonora; e fa un po’ strano figurarsela, perché, chissà come mai, nel Medioevo si dà per scontato che siano stati tutti brutti, sporchi, sdentati ed anche un po’ deformi. Invece no, lei doveva essere bella, bellissima, di quella bellezza un po’ imperiosa ed inquietante, poi, che hanno solo le donne di carattere e di ingegno, quella che non passa con gli anni, insomma, ma semmai aumenta...

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Eleonora d’Aquitania (1122 – 1204)

 

Thomas Hobbes, la conoscenza e gli occhi di una donna

 

 

Thomas Hobbes (1588-1679) così scrisse nel “Leviathan” (1651): “La sapienza si acquista non leggendo i libri, ma esaminando gli uomini“. Sono fortemente persuaso della veridicità di tale affermazione.
È straordinario, infatti, pensare che un essere, a me simile, possa diventare, per me, fonte di conoscenza. E’, invece, divino, esser certo che il sommo della conoscenza, per me, sia rappresentato da una creatura, conforme a me soltanto perché fatta della mia stessa materia corporea, ma con una sostanza spirituale di gran lunga superiore. Ecco perché ritengo che il più alto grado di conoscenza che un uomo possa acquisire sia il poter guardare la realtà attraverso gli occhi di una donna. Le categorie mediante le quali io percepisco la realtà, oltre ai concetti di spazio e tempo, come ritenne Kant, sono i suoi occhi meravigliosi…

 

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La poesia d’amore

 

 

I versi d’amore scritti ad una donna non hanno copyright. Questo perché, senza l’ispirazione, totalmente fornita da essa, non avrebbero mai potuto avere origine. Anzi, è quasi che fosse proprio lei a dettarli all’autore, il quale, pertanto, risulta esserne soltanto il trascrittore. Se proprio dovesse esservi un copyright, quindi, è della donna ispiratrice. Questa è la poesia d’amore!

 

 

 

 

Come salvarsi dal labirinto reale di Borges

di

Francesco Longo

 

“Vedrà, vedrà. Qualcuno ogni tanto si perde. E non si può neanche telefonare e dire: mi sono perso al bar. Perché dentro, come punto di riferimento, non c’è neanche la capanna di Tarzan. Ma è questo il divertimento, no? Io non ci sono ancora stato ma la mia famiglia sì. È un capolavoro. Ci hanno messo quindici anni a costruirlo”.
“Quindici anni?”.
“Be, non so. Ma più o meno”…

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Jorge Luis Borges

 

 

 

 

Si può ignorare Ugo Foscolo?

di

Natalia Aspesi

 

Martedì 13 settembre Repubblica ha pubblicato un articolo di Natalia Aspesi che parla delle reazioni aggressive e violente che ha subìto dopo aver scritto nella sua rubrica “Questioni di cuore” – pubblicata sul settimanale di RepubblicaVenerdì – di non conoscere Ugo Foscolo…

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Le radici del totalitarismo comunista dalla dittatura giacobina allo gnosticismo marxista

 

 

In occasione dell’uscita, presso l’editore francese Va Press, della saggio “Les racines des totalitarisme communistes de la dictatura jacobine au gnosticisme marxiste” di Giuseppe Gagliano, abbiamo rivolto qualche domanda all’autore…

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Letteratura e religione

 

 

Eppure mi chiedo, da tempo, perché mai il racconto di Orione, trasformato da Zeus in costellazione a splendere nel cielo, sia rimasto letteratura, mentre quelli di Cristo, risorto dopo la morte, e di Maometto, asceso al cielo per essere ammesso al cospetto di Allah, siano diventati religione!