Archivio mensile:Febbraio 2021

Il nomos infranto: globalizzazione e Costituzioni

 

di

Laura Ronchetti

 

 

L’abbattimento delle frontiere rischia di condurre a due esiti tra loro contraddittori: da una parte, realizzerebbe l’auspicabile riconoscimento di una cittadinanza che accomuni tutti gli individui, dall’altra, alimenterebbe la pericolosa tendenza del potere a concentrarsi, dinamica che la delimitazione territoriale potrebbe contenere. La consapevolezza di questa contraddizione sta alla base di quell’idea culturale che promuove la frantumazione del potere e la sua diffusione tra tutti gli esseri umani, sotto forma di diritti…

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Con la tecnica l’asservimento è servito.
Ma non è detta l’ultima parola

 

di

Maurizio Morini

 

 

Quella di Günter Anders è per sua stessa ammissione una vera e propria filosofia della tecnica. Nato a Breslavia nel 1902 da una famiglia di origini ebraiche, Anders fu allievo di Heidegger e poi assistente di Scheler all’Università di Colonia. Sposato per un breve periodo con Hannah Arendt, Anders non ebbe successo nel mondo universitario finendo per scegliere una mezza carriera nel mondo del giornalismo. Definito “un filosofo controvoglia”, sono due le tesi antropologiche che devono essere premesse per la comprensione del suo pensiero…

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La dottrina costituzionale di Emmanuel-Joseph Sieyès

 

di

Marco Goldoni

 

 

La ricezione del pensiero di Emmanuel-Joseph Sieyès ha conosciuto, dopo un iniziale periodo di notevole fioritura (già a partire dal decennio rivoluzionario al cui interno si dipana principalmente la vicenda politica dell’abate) un progressivo declino fino a giungere ad un quasi completo oblio…

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Emmanuel Joseph Sieyès (1748-1836)

 

 

 

Spinoza contro politically correct e discorsi d’odio

 

di

Maurizio Morini

 

 

Uno dei temi più rivoluzionari della filosofia di Spinoza è sicuramente il diritto della libertà di pensiero, diritto talmente radicato nell’individuo, così come scrive nel Trattato teologico politico, da non poter essere ceduto, nemmeno se egli lo volesse. Si tratta di un vero e proprio potere (perché questo significa per Spinoza la parola diritto)  che sconfigge all’origine la pretesa totalitaria di qualsiasi Stato che volesse imporre ai suoi cittadini il proprio pensiero unico…

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Baruch Spinoza (1632-1677)

 

 

 

 

Il principio di sovranità popolare
Ruolo dei partiti secondo l’art. 49 della Costituzione
e nuove forme della democrazia

 

di

Alessandro Tedde

 

 

 

Definire il «principio di sovranità popolare» è un’operazione tanto complessa quanto lunga è la sua storia che, secondo un’autorevole dottrina, inizia il suo processo di affermazione con l’espansione del Cristianesimo nel Vecchio Continente e, segnatamente, a partire dal Medioevo. È da questo periodo, infatti, che il Cristianesimo si rivela un fattore determinante nel portare ad una maturazione del concetto di «popolo» tale da consentirgli di affermarsi come soggetto politico e, in seguito, come soggetto giuridico legittimato ad assumere il potere sovrano…

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Il lato oscuro dello Storicismo

 

di

Mauro Longo

 

 

La distinzione fra diritto naturale e diritto positivo è uno degli elementi fondativi della riflessione giuridica ed è legata a filo doppio alla costituzione del pensiero politico. Il concetto di diritto naturale nasce dalla constatazione che oltre alla cose certamente naturali (un albero, una montagna) e a quelle certamente artificiali (un abito, una spada) ve ne sono alcune, come il diritto, che possono indifferentemente essere classificate in una o nell’altra categoria. In tale ambito, il diritto consuetudinario, forma giuridica predominante in ogni esperienza antica, è inquadrato come fenomeno prettamente naturale, mentre le regole poste dal legislatore umano appartengono inequivocabilmente al mondo della produzione umana, dunque artificiale…

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Retoriche dei giuristi e costruzione dell’identità nazionale

 

di

Giovanni Cazzetta

 

 

I discorsi – le prolusioni, le prelezioni, i discorsi nelle accademie e di apertura degli anni giudiziari – sono assunti nelle pagine che seguono a osservatorio privilegiato per tentare di cogliere, sullo sfondo delle principali scansioni della storia politico-giuridica dell’Italia contemporanea, il contributo dei giuristi alla creazione di un’identità nazionale italiana…

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Nietzsche non è un filosofo

 

di

Camillo Langone

 

 

Si leggano le 854 pagine di “Saggio sullo Zarathustra” di Sossio Giametta (Aragno) oppure ci si fidi di me: contengono lo svelamento della figura di Nietzsche. Gesto accennato tempo addietro da Giorgio Colli e stavolta completato. Giametta, grande nicciologo, spiega che Nietzsche non è un filosofo e dimostra come sia invece un poeta, un critico della civiltà e, importantissimo, il fondatore di una nuova religione: la religione del corpo e della terra. Proprio la religione oggi vincente, quella a cui aderiscono le masse salutiste e ambientaliste…

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Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900)

 

 

 

Georg Jellinek storico del pensiero politico

 

di

Sara Lagi

 

 

La traduzione italiana della celebre Allgemeine Staatslehre (Dottrina generale dello Stato, 1905) di Georg Jellinek avvenne solo nel 1949. Nella sua Introduzione all’edizione italiana, Vittorio Emanuele Orlando tracciava in poche pagine un ritratto affascinante di Georg Jellinek e della sua opera, sottolineando come questa potesse essere meglio compresa se posta in relazione alla scienza giuridica tedesca di fine secolo, ossia al contesto storico e culturale nel quale Jellinek si era formato come giurista e come intellettuale…

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Georg Jellinek (1851-1911)

 

 

 

La solitudine della scienza

 

da

www.ritirifilosofici.it

 

 

La fiducia nella scienza, tranne che per qualche residuale gruppetto di persone, è uno dei pilastri  fondamentali sui quali si appoggia la società contemporanea. È innegabile, infatti, che il pensiero scientifico, e la fede nella tecnica, rappresentino una “oggettività” a cui la politica, così come i singoli uomini, difficilmente rinunciano. A meno di non allinearsi a coloro i quali intravedono nella scienza e nella tecnica un mezzo per governare subdolamente i popoli (posizione che non merita nemmeno il tempo di una breve contro-argomentazione), appare difficile contestare il valore del sapere e della ricerca scientifica…

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Karl Raimund Popper (1902-1994)