Bimodalità

 

Spesso, durante tutta la mia vita, mi sono accorto di funzionare in due modi. Sempre. Al punto da domandarmi se valga lo stesso anche per gli altri. Se sia così anche per voi oppure no. Parlo di quell’animarsi scomposto mentre si è in preda all’eccitamento, di quella tensione esplorativa, della continua schiusa al mondo di fuori, alle persone, alle loro corporeità. Parlo di quel voler legarsi ad esse in una febbre di empatia e complicità ed esuberanze modeste seppur vitali. E dopo, nella risoluzione liquida dell’impatto, dello scivolare. Quel cadere di foglie goffo e imbarazzante, quel tramontare, morire.
Vorrei consolarmi credendo che sia questo il lurido male del nostro presente. Non per forza solo il mio. Incendiarsi per un giorno e il giorno dopo star lì come grandi piazze deserte spazzolate dal camion della nettezza urbana. Ripuliti e soli.

Patrick Gentile

 

uomo_solo

 

 

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