Giostre

 

Si conoscono persone, si allacciano legami, relazioni, rapporti che sembrano ineludibili, invincibili, fatti apposta per durare una vita intera. È un bambinesco entusiasmo, sono le caramelle golose sullo scaffale più alto. Se ci capitano fra le mani poi ne gustiamo, avidi e voraci. Perché per vivere bisogna essere affamati. La sazietà è una conseguenza invisibile, la nausea poi. Si perdono persone come spiccioli sopra il nastro scorrevole. Gente che un bel giorno scade e prontamente rimpiazziamo con altra più fresca, forse han migliorato la ricetta. Tutti sulla giostra, avanti, oggi a me domani a te. Si cambia pelle come quei rettili, ieri avevamo un mucchio di cose da dirci, oggi rulliamo la cartuccia e cambiamo il nome. Si conoscono persone che poi si fuggono. In cerca d’altro. Sempre a cercare altro. Stazioni, poi binari, poi navigatori satellitari, fermi, inchiodati ai tabelloni, partenze e arrivi e poi partenze. Che grande fantastico imbroglio.

Patrick Gentile

 

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