Giovinezza decrepita

 

 

È sinistro come il mondo occidentale promuova il culto della giovinezza mentre la maggior parte di noi sta psicologicamente sfiorendo. I trent’anni. I trent’anni sono la parte in cui uno parla di più. La parte dove si devono sistemare le situazioni. Tutte le situazioni: il lavoro, la propria posizione nel mondo, il progetto di una casa, un figlio. La parte insomma dove si dovrebbero sputare i rospi, essendo di contro la parte successiva quella dove il rischio di restare senza parole è incontrovertibile. I quaranta-cinquantenni sono perfetti esteriormente. Sono giovani fuori. Ma non parlano. Non si parla. Questo mutismo diffuso è il segno inequivocabile della nostra grande decrepitezza.

Patrick Gentile

 

Francis-Bacon-Ritratto-di-George-Dyer-allo-specchioFrancis Bacon, “Ritratto di George Dyer allo specchio”, 1968, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *