In prima linea

 

Quasi tutte le persone che conosco (o ho conosciuto nella mia vita) non si sono mai soffermate più di tanto sull’orrore ontologico del mondo. Piuttosto hanno preferito biascicare in una lingua logora e frusta. Li sento sempre mormorare di questo e quello con una tale sfrontata operosità che ogni volta suscitano in me un misto fra pena e tenerezza. Così attenti al caso microbico del giorno, oggi un pedofilo, domani un condannato a morte, dopodomani un attentato terroristico. Sempre lì, in prima linea, i mitra carichi, indignati e pronti a dire “no”, come foste tanti piccoli e laboriosi Marcuse. Li leggo, li ascolto, e qualche volta sorrido. Quando ho voglia di autenticità trovo nei prati una risposta, nel silenzio una certezza, nel sonno una giustizia, nella fame e nella sete e nel pianto il vero. Il solo possibile vero dell’esistenza umana.
Ma stiano tranquilli, lo so, non sono abituati alla tragedia.

Patrick Gentile

 

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