Kunta Kinte

 

 

Mi sono innamorato parecchie volte nella mia vita. Ma se misuro questo innamorarmi sull’ordinata della tragedia ebbene ci trovo sempre e solo una persona. Con Claudio la sperimentazione del dolore raggiunse l’acme in quanto lo amavo bambinescamente. Fu un biennio decorticante. Senza scappatoie. Una tagliola. Ero condannato alla dialisi perenne. Trasfusioni di lui per poter sopravvivere. Lavaggi del sangue e poi di nuovo tutto da capo. Conobbi il tremore kierkegaardiano. Fui larvale e fui Kunta Kinte.

Patrick Gentile

 

 

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