La gabbia di sale

 

 

No.
Non imprigionarmi ancora
nel tuo sorriso.
Mi richiuderesti
in una gabbia di sale
che brucerà la mia carne.
Sciogli i lacci che mi stringono
legandomi al ricordo
dei tuoi occhi di velluto.
Lasciami farneticare
malfermo e libero,
sì, libero,
e io ti spoglierò dell’ordinario,
rivestendoti
con gli abiti folli
della mia poesia.

 

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