Notte stellata

 

 

Posso sentire il tuo respiro leggero
perché giaci accanto a me,
con gli occhi chiusi.
I tuoi capelli,
come nebbia fine,
son sparsi sul mio petto,
e riflettono i bagliori
della luce della luna.
 
È dolce guardarti assopita,
e il mio cuore è sedotto,
mentre scorgo il tuo seno
che delicatamente si muove.
Quando sarà notte inoltrata,
ti riporterò a casa
e queste ore saranno
tutto ciò che mi rimarrà da ricordare.
 
Oddio, cosa ho fatto,
perché mai l’ho fatto.
Ho commesso un crimine,
ho infranto la legge.
Per pochi spiccioli
e qualche pezzo da dieci
ho rubato dei fiori
in un negozio di vini.
 
La mia vita sembra irreale
il mio crimine un’illusione,
una scena mal scritta
che devo io recitare.
Ma non appena ti guardo,
che mi sei sempre accanto,
poche ore soltanto
mancano all’alba.

 

Vincent Van Gogh, Notte stellataVincent Van Gogh, Notte stellata, 1889, MoMA, New York

 

 

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