Sulla morte

 

 

Non avevo mai avuto prima d’ora un periodo di così intensa riflessione sul senso della morte. Sarà per la storia che sto scrivendo. Sarà per i fatti che avvengono attorno a me. Sarà per le cose che sento. Ma, ecco, sapete, vedo morte ovunque. Morte nei discorsi, morte negli sguardi, morte nelle approssimazioni come nelle esattezze. Morte nei ricordi. I ricordi soprattutto. Che sono effigi sopra lapidi, sono gargolle. Vedo cimiteri, c’è vento nei cimiteri. Vedo quanto di me giace da tempo in quelle fosse. Prima non volevo accettarlo, non mi rassegnavo. Adesso invece è come se mi stessi arrendendo. Per brevi attimi, infinitesimali quanto decisivi. A ciò che è già sepolto. A ciò che lo sarà.

Patrick Gentile

 

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