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In nome di Dio si può uccidere?

 

 

In nome di Dio si può uccidere? Dio può comandare agli uomini di uccidere in suo nome?
Dio non ha esistenza propria. Dio non esiste, almeno se lo si considera come figurato dalle religioni rivelate. Dio altro non è che una rappresentazione proiettata dell’uomo, creata dal suo stesso cervello. Ce lo ha dimostrato Ludwig Feuerbach, il cui pensiero in merito può essere concentrato nell’assunto: “Non è strato Dio a creare l’uomo, ma l’uomo a creare Dio”. Dio è una idealizzazione oggettiva dell’essenza stessa dell’uomo. Il filosofo tedesco continua: “Attribuendo a Dio l’onniscienza, l’onnipotenza, l’amore incommensurabile, l’uomo esprime l’infinità delle proprie possibilità conoscitive, del proprio potere sulla natura e dell’amore. L’uomo, quindi, proietta in Dio e nei suoi attributi, i di lui bisogni e desideri. La religione è la prima, seppure indiretta, coscienza che l’uomo ha di sé”.
Ciò detto, la risposta alle domande di apertura è affermativa. L’uomo può uccidere in nome di Dio perché uccide in nome di se stesso e della sua propria natura. Questa, infatti, è portata alla conservazione di sé, perseguibile con qualunque mezzo, anche e, spesso, soprattutto, con la prevaricazione fisica. L’adagio latino “Mors tua, vita mea” è molto illuminante in questo caso. Uomini e popoli che portano guerra e uccidono in nome del loro Dio applicano soltanto le condizioni atte alla loro conservazione. Il resto, lo fa la letteratura e, consentitemelo, gli intelletti alquanto deboli!

 

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Michelangelo Buonarroti “La creazione di Adamo” (1511), Cappella Sistina, Roma