Isolamento

 

Ci si isola. Ci si isola per la nausea che ci assale alla gola. Ci si isola perché non si sopportano più le frasi preconfezionate degli altri. Perché gli altri non sanno più come fare a rapportarsi a noi. Non c’è dell’anacronistico superomismo in questo. C’è solo la cortina di plastica trasparente che ci separa e divide. Ci si isola quando non si è più capaci di tollerare la sfida, la compassione, la solidarietà ingenua e superflua. Ci si isola perché ogni cosa sembra così intrisa di banalità, di fiacco autocompiacimento. Ci si isola perché non ci si sente capiti. O, peggio, perché si viene fraintesi. Il fraintendimento è il portato, il carcame di questo tempo barbugliante. Ed è per questo che ci si isola. Perché alla fine si sono esaurite tutte le alternative.

Patrick Gentile

 

solidao

 

 

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