Credevo fosse un tango

 

 

Il mio abbraccio frontale
ti tiene a lieve distanza
mentre il bandoneón
modula i passi di danza.
Tu mi segui smaniosa,
mi assecondi impegnata,
e nei tuo occhi rapiti,
rifletto la meraviglia del ballo.
Non provo stanchezza,
non avverto dolore,
ti sospingo con forza
e tu mi conforti,
con carezze di soffi
del tuo fiato ansimante.
La tua schiena si flette,
e per pochi istanti,
non vedo il tuo viso incantato,
ma ti tengo ancora la mano
e con un rapido gesto,
mi sei di nuovo davanti.
I petali cremisi
della rosa che ho in bocca,
si perdono nel tuo labbro inferiore.
Il tuo tacco sottile,
nello slancio dell’otto,
ferisce il mio piede ondeggiante.
Credevo fosse un tango.
E invece…

 

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